domenica 20 dicembre 2015

La floriterapia di Bach




“La salute dipende dall’essere in armonia con la propria anima.”  Dr. Edward Bach

Edward Bach

Bach era un medico gallese vissuto a cavallo tra la fine dell’800 e il primo quarto del XX secolo.
Come batteriologo ricercatore, la sua specializzazione, riuscì a creare sette vaccini (ancora oggi usati) partendo da sette ceppi batterici intestinali.
Il suo interesse per l’omeopatia lo portò inoltre a trovare gli equivalenti omeopatici dei sette vaccini allopatici da lui individuati (nosodi di Bach)
Come succede a molti uomini che spiccano nelle scienze, Bach aveva una sensibilità superiore alla media, e questa sua peculiarità lo portò alla ricerca di un metodo che fosse il più semplice possibile e che permettesse alle persone di curarsi da sole.  
Una sera a cena, in un ristorante affollato, iniziò a guardarsi intorno. Osservando le persone, si accorse che reagivano secondo specifiche dinamiche,  e iniziò  a suddividerle in base all’atteggiamento principale (aggressività, solitudine, tristezza.).
 E’ così che inizia l’avventura della floriterapia.  Bach classificò gli stati d’animo che caratterizzano le manifestazioni in sette gruppi. Affermò inoltre che ci sono dei sintomi momentanei (stati transitori) e delle caratteristiche proprie del carattere della persona (costituzionali).
Come chiunque si assuma il meraviglioso compito di aprire una nuova strada,  Bach venne fortemente ostacolato dalla classe medica britannica, che a seguito di ripetute minacce di radiarlo dall’ordine dei medici, lo radiò. Il pericolo che rappresentava Edward Bach era dovuto al che lui pubblicizzava i suoi corsi gratuiti per l’insegnamento dei suoi rimedi floreali come “un corso per imparare a guarirsi da soli”.


La malattia
Il concetto di malattia parte da un disagio emotivo,  emozionale.
Bach riconosce che noi tutti siamo esseri spirituali, con un’anima fatta di elementi sottili, non palpabili. L’anima è immortale, resta intatta, viva e arricchita dalle esperienze negative. Con il nostro involucro (corpo) noi anime siamo qui per acquisire esperienze.
Bach sostiene che il conflitto tra ciò che avremmo dovuto essere (anima) e quello che siamo o stiamo diventando (mentale) crea un disagio, un malessere, la malattia.
Il conflitto si svolge a un livello molto alto tra l’anima e l’incarnazione (il nostro involucro o corpo); questa disarmonia cambia il nostro modo di pensare, a livello mentale iniziamo a cambiare il nostro atteggiamento.
Se a questo livello non ci rendiamo conto del conflitto, avremo un condizionamento/cambiamento delle emozioni. In questo modo, un livello più basso (l’emotivo) influisce sul livello più alto, sottile (la mente).
Ancora una volta, se non si prende coscienza di questo disagio, esso scenderà a un livello ancora più basso, causando una somatizzazione fisica.
La malattia, quindi, è una manifestazione di un disagio o di un conflitto che non vengono risolti o quantomeno compresi/consapevolizzati.
Per riassumere, la malattia è generata da una disarmonia tra quello che si è e si dovrebbe divenire(la parte più pura, collegata allo spirito) e quello che in realtà si è diventati. Il conflitto o disarmonia avviene tra l’anima e, a scendere, i pensieri, le emozioni, il fisico, in una discesa dall’alto verso il basso. Prima di arrivare ai sentimenti la disarmonia tocca il livello mentale, e cambiano i nostri pensieri e il nostro modo di pensare (ossessioni mentali, movimenti di pensieri, etc).
Se non si prende coscienza della disarmonia a livello mentale, c’è un’infiltrazione verso il basso a livello emotivo. Cambiano i sentimenti e il modo di sentire. Quando la disarmonia arriva a livello fisico, ci sono stati già due cambiamenti molto importanti ai livelli superiori. Tutto ciò siche si manifesta a livello fisico è l’ultima delle somatizzazioni, l’ultima delle trasformazioni disarmoniche.

Studi successivi alla morte di Bach

Di studi sui fiori di Bach o sulla floriterapia in generale, ce ne sono stati infiniti dopo la morte di Bach.Altri terapeuti hanno iniziato a studiare fiori diversi, e nasce così la Floriterapia australiana o quella Californiana.
Dietmar Kramer invece interpreta la floriterapia di Bach integrandola con altre discipline olistiche: cristalloterapia, il sistema dei chakra, i meridiani di agopuntura, etc.
L'introduzione dell'agopuntura offre alla terapia con i Fiori di Bachpossibilità del tutto nuove, portando al contempo ad una più profonda comprensione dei binari dei Fiori.
Prescrivendo interi binari, mescolando quindi Fiori di comunicazione, di compensazione e di decompensazione del medesimo binario, spesso comparivano reazioni che, sebbene inspiegabili con la terapia con i Fiori di Bach, risultavano comprensibili dal punto di vista dell'agopuntura o dell'omeopatia. 





L'associazione culturale EcoArmonie, in collaborazione con l'associazione L'Essenza dell'anima, propone ai soci consulenze di floriterapia di Bach.

Nessun commento:

Posta un commento