giovedì 12 settembre 2024

La vita che vorrei

 

Dopo anni passati a fare ferie a mozzichi e bocconi per via dei diecimila cambi di lavoro, dopo la pandemia e due traslochi, quest'anno abbiamo fatto delle ferie di puro relax.

Due settimane in cui gli unici pensieri erano "a che ora andiamo al mare?" e "dove andiamo a mangiare?"

Due settimane nelle quali abbiamo trascorso ore in acqua, a camminare ma anche solo sguazzare, e che mi hanno fatto "ricordare" perché gli ultimi 40 anni della mia vita vorrei trascorrerli vicino al mare.

Il suono e i colori del mare sono un vero toccasana per la mia mente, e un giorno mentre camminavo vicino a riva, mi sono domandata se la vita in una grande città, seduta davanti ad un computer per 40 ore a settimana e nel traffico per molte altre ore, potesse essere sostenibile ancora per molto.

Ho paragonato la luce e la pace di quei momenti, con la fretta dei giorni cittadini, rispondendo in un lampo alla mia domanda.

Che vita vorrei?

Cosa sto facendo per realizzare i miei obiettivi?

Perché aspettare dieci anni o mai per vivere con soddisfazione?

Perché aspettare di diventare vecchia per avviare un frutteto giardino?

Sono domande sulle quali voglio lavorare quest'anno, e cercare di avviare la vita che vorrei 


https://www.youtube.com/shorts/As-QsHxbaZ4



mercoledì 11 settembre 2024

Nuovi inizi

 Sono passati moltissimi mesi dall'ultimo post, all'epoca ero in piena fase sperimentale per i miei primi orti.

Poi, la vendita di casa, l'acquisto di una nuova, un trasloco, due cambi di lavoro, ci hanno allontanato da questa passione.

Mettiamoci pure che a Roma ci sono pochi terreni disponibili per fare un orto familiare, e quei pochi sono gestiti male e pure carissimi, ed ecco che il breve periodo di lontananza dalla terra si è trasformato in un lungo periodo.

Periodo che è servito però a concepire un'idea diversa dell'orto, complice anche un corso di orticoltura sinergica seguito presso Hortus Urbis (http://www.hortusurbis.it/)



Non più file ordinate di coltivazioni, ma belle isole dove far crescere insieme gli ortaggi, nelle giuste consociazioni.


Insieme ad arbusti, alberelli, siepi.  Ci sto ragionando da mesi, vedremo quello che riuscirò a realizzare il prossimo anno. Le idee ci sono, è la capacità pratica che manca :D 

Nel frattempo, dopo almeno un lustro, abbiamo finalmente potuto godere delle nostre due settimane di ferie. Un periodo all'insegna del riposo, con lunghe passeggiate in acqua, e tanto relax





Proprio durante queste "sessioni" di pace e relax, ho (abbiamo) realizzato cosa vorremmo fare  della nostra vita, o quantomeno dove e come viverla.
Sarà argomento di altro post, per il momento bentrovati nei nostri nuovi inizi 




venerdì 3 marzo 2023

DPAC - prima regola dell'ortista: avere pazienza

 Giusto ieri mi lamentavo dei miei primi insuccessi, e giusto stamattina ho scoperto di essere riuscita a far germogliare i miei primi semi!



I più semplici, certo, ma sò soddisfazioni :D 

Sono spuntati, a distanza di 8 giorni dalla semina in semenzaio, teneri germogli dai semi di zucca.



giovedì 2 marzo 2023

DPAC- Dal Produttore Al Consumatore: primi insuccessi

 E' passata una settimana dall'avvio del semenzaio sperimentale, e i risultati sono pressoché nulli.




Probabilmente l'ambiente in cui ho messo a riposare i semi è troppo freddo, probabilmente avranno bisogno di più tempo, oppure semplicemente vogliono la terra.

Mi sto attrezzando quindi con metodi classici ed altri esperimenti, visto che per fortuna in questi giorni sta piovendo e fa freddo.

Ho messo in ammollo per due giorni semi di pomodoro del Vesuvio, e poi in terra da semina, e trasferito i semi di peperone quadrato d'Asti, di pomodoro cuore di bue, finocchietto, in semenzaio.

Ho portato due semenzai in casa, in modo da garantirgli quei 15-18 gradi di cui avrebbero bisogno per germinare, speriamo che a breve inizieranno a spuntare delle piantine :) 


domenica 26 febbraio 2023

DPAC - Perché seminare gli ortaggi?

 A settembre abbiamo preso in affitto 100 metri quadrati di orto fai da te.





Per il consumo invernale, la spesa sostenuta per acquistare le piantine è stata di 90 euro circa.

Siamo principianti, è vero, ma chiunque è più esperto di noi subisce una perdita del 10-20% delle piantine trapiantate per i più svariati motivi: siccità, troppa pioggia, troppo freddo, terreno inadatto, inesperienza, marciumi, eccetera.




A noi, nella stagione passata, è successo di perdere i radicchi per marciume, di vedere produrre per un mese scarso un grosso quantitativo di cime di rapa, e di ottenere uno scarso raccolto di cavolo nero.

Per non parlare di bieta e puntarelle mai cresciute, o del broccolo siciliano che ha prodotto abbondantemente per due mesi e mezzo, salvo poi interrompere quasi del tutto la produzione.

Se dovessimo fare un bilancio tra quanto speso e quanto "risparmiato" nei negozi, direi che ogni chilogrammo di verdura autoprodotta ci è costata dai 7 ai 9 euro in più rispetto all'acquisto

Cosa ci ha salvati da una stagione breve, siccitosa, e poco produttiva?  Quello che abbiamo seminato.

Siamo andati avanti per oltre tre mesi con dei semplicissimi semi di cime di rapa a 120 giorni, che hanno prodotto l'impossibile, con dell'insalatina da taglio, spinaci, e per un breve felice periodo anche con dell'ottima rucola.

Certo, non è facile riuscire a far crescere tutte le piante dai semi, ma per la maggior parte di ortaggi e aromatiche si possono fare dei tentativi, anche perché una bustina di semi ha dei costi irrisori.

Per questo motivo, ho iniziato a sperimentare la semina, e speriamo che con il passare del tempo e dei tentativi, si riesca a "portare a casa il risultato"


venerdì 24 febbraio 2023

Dal Produttore Al Consumatore - Attacchi d'Orto

 Nell'attesa che EcoArmonie esca dal bozzolo in cui si sta riposando da due anni, noi abbiamo deciso di sporcarci davvero le mani.

Da qualche mese abbiamo preso in affitto 100 mq di orto, inseriti in un meraviglioso contesto ai margini della Città Eterna.


Questo sarà il diario dei nostri tentativi, degli esperimenti e, speriamo, di copiosi raccolti.

La rubrica, ma anche il nostro orto, la chiameremo Dal Produttore Al Consumatore, per gli amici DPAC-Ort Attack.


Oggi ho voluto provare a riprodurre quello che facevamo sempre alle elementari, vale a dire la semina in carta scottex. 

Sembra un'attività facilissima, e invece zacchéte, ho subito sbagliato tutto.


Il procedimento esatto, estrapolato dal sito https://www.ortodacoltivare.it/, è grossomodo il seguente:

  • munirsi di contenitore con coperchio
  • bagnare ma non troppo della carta assorbente
  • posizionarvi i semi
  • chiudere il coperchio avendo cura di far respirare i semi
  • controllare l'idratazione e che ci sia sufficiente luce
  • aver cura di farlo con una temperatura superiore ai 10 gradi
A dir la verità, quando metto in ammollo i semi per i miei germogli, e ne faccio i successivi risciacqui, noto che questi germinano con estrema facilità. E ovviamente, non essendoci 10 gradi nella stanza dove ho messo i semi, posso solo incrociare le dita.
Dei materiali di recupero con i quali sto lavorando, ne parlerò prestissimo 




giovedì 29 luglio 2021

Due anni dopo...

 Sono passati quasi due anni dall'ultimo post.

Due Natali, due Pasque, una pandemia che dura da 17 mesi, e tre cambi di lavoro.

Il blog e la pagina hanno risentito di tutto questo trambusto, e sono stati trascurati.

Da settembre, però, siamo pronti a ripartire di slancio con tante rubriche utili e che stimoleranno la vostra curiosità.

Siete pronti per seguirci?