Giusto ieri mi lamentavo dei miei primi insuccessi, e giusto stamattina ho scoperto di essere riuscita a far germogliare i miei primi semi!
Come vivere in armonia con la natura e con noi stessi attraverso il pensiero ecologico
venerdì 3 marzo 2023
DPAC - prima regola dell'ortista: avere pazienza
giovedì 2 marzo 2023
DPAC- Dal Produttore Al Consumatore: primi insuccessi
E' passata una settimana dall'avvio del semenzaio sperimentale, e i risultati sono pressoché nulli.
Probabilmente l'ambiente in cui ho messo a riposare i semi è troppo freddo, probabilmente avranno bisogno di più tempo, oppure semplicemente vogliono la terra.
Mi sto attrezzando quindi con metodi classici ed altri esperimenti, visto che per fortuna in questi giorni sta piovendo e fa freddo.
Ho messo in ammollo per due giorni semi di pomodoro del Vesuvio, e poi in terra da semina, e trasferito i semi di peperone quadrato d'Asti, di pomodoro cuore di bue, finocchietto, in semenzaio.
Ho portato due semenzai in casa, in modo da garantirgli quei 15-18 gradi di cui avrebbero bisogno per germinare, speriamo che a breve inizieranno a spuntare delle piantine :)
domenica 26 febbraio 2023
DPAC - Perché seminare gli ortaggi?
Per il consumo invernale, la spesa sostenuta per acquistare le piantine è stata di 90 euro circa.
Siamo principianti, è vero, ma chiunque è più esperto di noi subisce una perdita del 10-20% delle piantine trapiantate per i più svariati motivi: siccità, troppa pioggia, troppo freddo, terreno inadatto, inesperienza, marciumi, eccetera.
A noi, nella stagione passata, è successo di perdere i radicchi per marciume, di vedere produrre per un mese scarso un grosso quantitativo di cime di rapa, e di ottenere uno scarso raccolto di cavolo nero.
Per non parlare di bieta e puntarelle mai cresciute, o del broccolo siciliano che ha prodotto abbondantemente per due mesi e mezzo, salvo poi interrompere quasi del tutto la produzione.
Se dovessimo fare un bilancio tra quanto speso e quanto "risparmiato" nei negozi, direi che ogni chilogrammo di verdura autoprodotta ci è costata dai 7 ai 9 euro in più rispetto all'acquisto
Cosa ci ha salvati da una stagione breve, siccitosa, e poco produttiva? Quello che abbiamo seminato.
Siamo andati avanti per oltre tre mesi con dei semplicissimi semi di cime di rapa a 120 giorni, che hanno prodotto l'impossibile, con dell'insalatina da taglio, spinaci, e per un breve felice periodo anche con dell'ottima rucola.
Certo, non è facile riuscire a far crescere tutte le piante dai semi, ma per la maggior parte di ortaggi e aromatiche si possono fare dei tentativi, anche perché una bustina di semi ha dei costi irrisori.
Per questo motivo, ho iniziato a sperimentare la semina, e speriamo che con il passare del tempo e dei tentativi, si riesca a "portare a casa il risultato"
venerdì 24 febbraio 2023
Dal Produttore Al Consumatore - Attacchi d'Orto
Nell'attesa che EcoArmonie esca dal bozzolo in cui si sta riposando da due anni, noi abbiamo deciso di sporcarci davvero le mani.
Da qualche mese abbiamo preso in affitto 100 mq di orto, inseriti in un meraviglioso contesto ai margini della Città Eterna.
Questo sarà il diario dei nostri tentativi, degli esperimenti e, speriamo, di copiosi raccolti.
La rubrica, ma anche il nostro orto, la chiameremo Dal Produttore Al Consumatore, per gli amici DPAC-Ort Attack.
Oggi ho voluto provare a riprodurre quello che facevamo sempre alle elementari, vale a dire la semina in carta scottex.
Sembra un'attività facilissima, e invece zacchéte, ho subito sbagliato tutto.
Il procedimento esatto, estrapolato dal sito https://www.ortodacoltivare.it/, è grossomodo il seguente:
- munirsi di contenitore con coperchio
- bagnare ma non troppo della carta assorbente
- posizionarvi i semi
- chiudere il coperchio avendo cura di far respirare i semi
- controllare l'idratazione e che ci sia sufficiente luce
- aver cura di farlo con una temperatura superiore ai 10 gradi
giovedì 29 luglio 2021
Due anni dopo...
Sono passati quasi due anni dall'ultimo post.
Due Natali, due Pasque, una pandemia che dura da 17 mesi, e tre cambi di lavoro.
Il blog e la pagina hanno risentito di tutto questo trambusto, e sono stati trascurati.
Da settembre, però, siamo pronti a ripartire di slancio con tante rubriche utili e che stimoleranno la vostra curiosità.
Siete pronti per seguirci?
giovedì 3 ottobre 2019
un obiettivo al mese - Ottobre e lo stretching della schiena
sabato 7 ottobre 2017
La beauty routine per un viso giovane e luminoso
Quante confezioni ne terminiano, e quante ne buttiamo in vari stadi di riempimento o di scadenza?
Quante volte partiamo con tutte le migliori intenzioni del mondo, per poi arenare i nostri trattamenti dopo pochi giorni?
Ho 48 anni, e per i miei primi 44 non ho avuto alcun bisogno, o almeno così credevo, di nessun trattamento che preservasse il mio viso dai segni del tempo. Ho campato di rendita grazie al dna di mia nonna, che anche a 80 anni aveva una pelle del viso invidiabile.
Poi, le magagne sono arrivate tutte insieme: pelle spenta, priva di tono, macchie solari, cicatrici.
Se qualcuno mi avesse parlato di prevenzione in maniera seria e accurata, avrei potuto avere una pelle liscia e con molte meno imperfezioni.
Una beauty routine efficace aiuta a:
- proteggere la pelle dagli agenti esterni (smog, sbalzi di temperature)
- mantenere un colorito uniforme e con poche macchie
- evitare lineamenti cascanti e appesantiti
- ridurre rughe e zampe di gallina
- avere un aspetto giovane e luminoso
- Detergere il viso due volte al giorno, la sera prima di andare a dormire e al risveglio. Questa abitudine serve ad eliminare smog e impurità raccolte durante la giornata, e ad eliminare sebo e cellule morte oltre che a risvegliare la pelle.
- Pulire la pelle almeno una volta giorno con una spazzolina a setole morbide, utilizzando un prodotto detergente e con movimenti delicati e circolari: non servono le spazzole che costano 300 euro, va benissimo quella della kiko che costa 7 euro.
- Togliere sempre il trucco il prima possibile o prima di coricarci. Da questo punto non si scappa, è tassativo.
- Effettuare un gommage/peeling una volta a settimana o ogni 10 giorni, avendo cura di scegliere il prodotto meno aggressivo per la nostra tipologia di pelle. Questo serve ad eliminare impurità e strati di cellule morte, levigando la pelle e restituendole luce.
- Utilizzare prodotti specifici per le caratteristiche della nostra pelle, utilissimo un siero da applicare prima della crema, un contorno occhi e labbra, e una crema da giorno che avremo l'accortezza di cambiare con il cambiare delle stagioni (più leggera in estate, più ricca in inverno). Non è necessario usare una crema per la notte, purché si applichi il siero.
- I prodotti che mettiamo sul corpo, devono rigorosamente essere di qualità e soprattutto non dannosi (a noi e all'ambiente): la cosmesi ecobio offre una gamma davvero ampia tra cui scegliere