giovedì 12 settembre 2024

La vita che vorrei

 

Dopo anni passati a fare ferie a mozzichi e bocconi per via dei diecimila cambi di lavoro, dopo la pandemia e due traslochi, quest'anno abbiamo fatto delle ferie di puro relax.

Due settimane in cui gli unici pensieri erano "a che ora andiamo al mare?" e "dove andiamo a mangiare?"

Due settimane nelle quali abbiamo trascorso ore in acqua, a camminare ma anche solo sguazzare, e che mi hanno fatto "ricordare" perché gli ultimi 40 anni della mia vita vorrei trascorrerli vicino al mare.

Il suono e i colori del mare sono un vero toccasana per la mia mente, e un giorno mentre camminavo vicino a riva, mi sono domandata se la vita in una grande città, seduta davanti ad un computer per 40 ore a settimana e nel traffico per molte altre ore, potesse essere sostenibile ancora per molto.

Ho paragonato la luce e la pace di quei momenti, con la fretta dei giorni cittadini, rispondendo in un lampo alla mia domanda.

Che vita vorrei?

Cosa sto facendo per realizzare i miei obiettivi?

Perché aspettare dieci anni o mai per vivere con soddisfazione?

Perché aspettare di diventare vecchia per avviare un frutteto giardino?

Sono domande sulle quali voglio lavorare quest'anno, e cercare di avviare la vita che vorrei 


https://www.youtube.com/shorts/As-QsHxbaZ4



mercoledì 11 settembre 2024

Nuovi inizi

 Sono passati moltissimi mesi dall'ultimo post, all'epoca ero in piena fase sperimentale per i miei primi orti.

Poi, la vendita di casa, l'acquisto di una nuova, un trasloco, due cambi di lavoro, ci hanno allontanato da questa passione.

Mettiamoci pure che a Roma ci sono pochi terreni disponibili per fare un orto familiare, e quei pochi sono gestiti male e pure carissimi, ed ecco che il breve periodo di lontananza dalla terra si è trasformato in un lungo periodo.

Periodo che è servito però a concepire un'idea diversa dell'orto, complice anche un corso di orticoltura sinergica seguito presso Hortus Urbis (http://www.hortusurbis.it/)



Non più file ordinate di coltivazioni, ma belle isole dove far crescere insieme gli ortaggi, nelle giuste consociazioni.


Insieme ad arbusti, alberelli, siepi.  Ci sto ragionando da mesi, vedremo quello che riuscirò a realizzare il prossimo anno. Le idee ci sono, è la capacità pratica che manca :D 

Nel frattempo, dopo almeno un lustro, abbiamo finalmente potuto godere delle nostre due settimane di ferie. Un periodo all'insegna del riposo, con lunghe passeggiate in acqua, e tanto relax





Proprio durante queste "sessioni" di pace e relax, ho (abbiamo) realizzato cosa vorremmo fare  della nostra vita, o quantomeno dove e come viverla.
Sarà argomento di altro post, per il momento bentrovati nei nostri nuovi inizi 




venerdì 3 marzo 2023

DPAC - prima regola dell'ortista: avere pazienza

 Giusto ieri mi lamentavo dei miei primi insuccessi, e giusto stamattina ho scoperto di essere riuscita a far germogliare i miei primi semi!



I più semplici, certo, ma sò soddisfazioni :D 

Sono spuntati, a distanza di 8 giorni dalla semina in semenzaio, teneri germogli dai semi di zucca.



giovedì 2 marzo 2023

DPAC- Dal Produttore Al Consumatore: primi insuccessi

 E' passata una settimana dall'avvio del semenzaio sperimentale, e i risultati sono pressoché nulli.




Probabilmente l'ambiente in cui ho messo a riposare i semi è troppo freddo, probabilmente avranno bisogno di più tempo, oppure semplicemente vogliono la terra.

Mi sto attrezzando quindi con metodi classici ed altri esperimenti, visto che per fortuna in questi giorni sta piovendo e fa freddo.

Ho messo in ammollo per due giorni semi di pomodoro del Vesuvio, e poi in terra da semina, e trasferito i semi di peperone quadrato d'Asti, di pomodoro cuore di bue, finocchietto, in semenzaio.

Ho portato due semenzai in casa, in modo da garantirgli quei 15-18 gradi di cui avrebbero bisogno per germinare, speriamo che a breve inizieranno a spuntare delle piantine :) 


domenica 26 febbraio 2023

DPAC - Perché seminare gli ortaggi?

 A settembre abbiamo preso in affitto 100 metri quadrati di orto fai da te.





Per il consumo invernale, la spesa sostenuta per acquistare le piantine è stata di 90 euro circa.

Siamo principianti, è vero, ma chiunque è più esperto di noi subisce una perdita del 10-20% delle piantine trapiantate per i più svariati motivi: siccità, troppa pioggia, troppo freddo, terreno inadatto, inesperienza, marciumi, eccetera.




A noi, nella stagione passata, è successo di perdere i radicchi per marciume, di vedere produrre per un mese scarso un grosso quantitativo di cime di rapa, e di ottenere uno scarso raccolto di cavolo nero.

Per non parlare di bieta e puntarelle mai cresciute, o del broccolo siciliano che ha prodotto abbondantemente per due mesi e mezzo, salvo poi interrompere quasi del tutto la produzione.

Se dovessimo fare un bilancio tra quanto speso e quanto "risparmiato" nei negozi, direi che ogni chilogrammo di verdura autoprodotta ci è costata dai 7 ai 9 euro in più rispetto all'acquisto

Cosa ci ha salvati da una stagione breve, siccitosa, e poco produttiva?  Quello che abbiamo seminato.

Siamo andati avanti per oltre tre mesi con dei semplicissimi semi di cime di rapa a 120 giorni, che hanno prodotto l'impossibile, con dell'insalatina da taglio, spinaci, e per un breve felice periodo anche con dell'ottima rucola.

Certo, non è facile riuscire a far crescere tutte le piante dai semi, ma per la maggior parte di ortaggi e aromatiche si possono fare dei tentativi, anche perché una bustina di semi ha dei costi irrisori.

Per questo motivo, ho iniziato a sperimentare la semina, e speriamo che con il passare del tempo e dei tentativi, si riesca a "portare a casa il risultato"


venerdì 24 febbraio 2023

Dal Produttore Al Consumatore - Attacchi d'Orto

 Nell'attesa che EcoArmonie esca dal bozzolo in cui si sta riposando da due anni, noi abbiamo deciso di sporcarci davvero le mani.

Da qualche mese abbiamo preso in affitto 100 mq di orto, inseriti in un meraviglioso contesto ai margini della Città Eterna.


Questo sarà il diario dei nostri tentativi, degli esperimenti e, speriamo, di copiosi raccolti.

La rubrica, ma anche il nostro orto, la chiameremo Dal Produttore Al Consumatore, per gli amici DPAC-Ort Attack.


Oggi ho voluto provare a riprodurre quello che facevamo sempre alle elementari, vale a dire la semina in carta scottex. 

Sembra un'attività facilissima, e invece zacchéte, ho subito sbagliato tutto.


Il procedimento esatto, estrapolato dal sito https://www.ortodacoltivare.it/, è grossomodo il seguente:

  • munirsi di contenitore con coperchio
  • bagnare ma non troppo della carta assorbente
  • posizionarvi i semi
  • chiudere il coperchio avendo cura di far respirare i semi
  • controllare l'idratazione e che ci sia sufficiente luce
  • aver cura di farlo con una temperatura superiore ai 10 gradi
A dir la verità, quando metto in ammollo i semi per i miei germogli, e ne faccio i successivi risciacqui, noto che questi germinano con estrema facilità. E ovviamente, non essendoci 10 gradi nella stanza dove ho messo i semi, posso solo incrociare le dita.
Dei materiali di recupero con i quali sto lavorando, ne parlerò prestissimo 




giovedì 29 luglio 2021

Due anni dopo...

 Sono passati quasi due anni dall'ultimo post.

Due Natali, due Pasque, una pandemia che dura da 17 mesi, e tre cambi di lavoro.

Il blog e la pagina hanno risentito di tutto questo trambusto, e sono stati trascurati.

Da settembre, però, siamo pronti a ripartire di slancio con tante rubriche utili e che stimoleranno la vostra curiosità.

Siete pronti per seguirci?



giovedì 3 ottobre 2019

un obiettivo al mese - Ottobre e lo stretching della schiena

Torno a scrivere sul blog dopo una lunga assenza.
Vorrei proporvi questa nuova rubrica del benessere, insieme alla quale condividere degli obiettivi da seguire per un mese.
Questo mese, inizieremo dallo stretching della schiena, che almeno io ne ho un disperato bisogno.
Gli esercizi sono semplici, e si possono ripetere più volte al giorno


Oggi, 3 ottobre è il mio giorno zero, ho iniziato a farli con grande fatica e rigidità, spero a fine mese di aver acquisito scioltezza e minor tensione.

E voi? Avete voglia di iniziare questo percorso insieme a me?

sabato 7 ottobre 2017

La beauty routine per un viso giovane e luminoso

Quante creme e prodotti di bellezza compriamo, per la cura del nostro viso?


Quante confezioni ne terminiano, e quante ne buttiamo in vari stadi di riempimento o di scadenza?
Quante volte partiamo con tutte le migliori intenzioni del mondo, per poi arenare i nostri trattamenti dopo pochi giorni?

Ho 48 anni, e per i miei primi 44 non ho avuto alcun bisogno, o almeno così credevo, di nessun trattamento che preservasse il mio viso dai segni del tempo. Ho campato di rendita grazie al dna di mia nonna, che anche a 80 anni aveva una pelle del viso invidiabile.
Poi, le magagne sono arrivate tutte insieme: pelle spenta, priva di tono, macchie solari, cicatrici.
Se qualcuno mi avesse parlato di prevenzione in maniera seria e accurata, avrei potuto avere una pelle liscia e con molte meno imperfezioni.

Una beauty routine efficace aiuta a:
  • proteggere la pelle dagli agenti esterni (smog, sbalzi di temperature)
  • mantenere un colorito uniforme e con poche macchie
  • evitare lineamenti cascanti e appesantiti
  • ridurre rughe e zampe di gallina
  • avere un aspetto giovane e luminoso

Non esiste una beauty routine perfetta, ma esiste una serie di accorgimenti che dovremmo seguire quotidianamente, a partire dal giorno in cui scopriamo che il sapone liquido per le mani NON è la giusta detersione per il nostro viso:
  • Detergere il viso due volte al giorno, la sera prima di andare a dormire e al risveglio. Questa abitudine serve ad eliminare smog e impurità raccolte durante la giornata, e ad eliminare sebo e cellule morte oltre che a risvegliare la pelle.
  • Pulire la pelle almeno una volta giorno con una spazzolina a setole morbide, utilizzando un prodotto detergente e con movimenti delicati e circolari: non servono le spazzole che costano 300 euro, va benissimo quella della kiko che costa 7 euro.
  • Togliere sempre il trucco il prima possibile o prima di coricarci. Da questo punto non si scappa, è tassativo.
  • Effettuare un gommage/peeling una volta a settimana o ogni 10 giorni, avendo cura di scegliere il prodotto meno aggressivo per la nostra tipologia di pelle. Questo serve ad eliminare impurità e strati di cellule morte, levigando la pelle e restituendole luce.
  • Utilizzare prodotti specifici per le caratteristiche della nostra pelle, utilissimo un siero da applicare prima della crema, un contorno occhi e labbra, e una crema da giorno che avremo l'accortezza di cambiare con il cambiare delle stagioni (più leggera in estate, più ricca in inverno). Non è necessario usare una crema per la notte, purché si applichi il siero.
  • I prodotti che mettiamo sul corpo, devono rigorosamente essere di qualità e soprattutto non dannosi (a noi e all'ambiente): la cosmesi ecobio offre una gamma davvero ampia tra cui scegliere
Come potenziare gli effetti della beauty routine e dei prodotti che acquistiamo?
Con un semplice automassaggio del viso, della durata di 3 minuti, da ripetere due volte al giorno durante la pulizia, del quale parleremo prossimamente.

Il tempo che impiegheremo ad avere cura della nostra bellezza sembra tantissimo, ma una volta integrata la sequenza nelle azioni quotidiane, ci accorgeremo che pochi minuti ci restituiranno un risultato eccezionale.



domenica 9 luglio 2017

Gli AperiAttivi: belle dentro, belle fuori



EcoArmonie è lieta di presentarvi gli AperiAttivi - belle dentro e belle fuori



Gli AperiAttivi saranno una serie di appuntamenti nei quali impareremo a prenderci cura della nostra bellezza con pratiche quotidiane e tecniche di automassaggio , e con cibi e bevande salutari.




Per avere un aspetto curato e sano, soprattutto dopo gli "anta", non sempre i prodotti di bellezza sono sufficienti. Spesso, anzi, riponiamo troppe speranze in costosi cosmetici che puntualmente ci deluderanno.
Con l'ausilio di pochi prodotti ma buoni e alcune tecniche di facile apprendimento, potremmo far risplendere la nostra bellezza in men che non si dica.
Senza dimenticarci che siamo ciò che mangiamo, e che il cibo sano e nutriente ci renderà belle dentro e belle fuori. 


Il programma di Settembre prevede:

Sabato 9 settembre – AperiAttivo Automassaggio del viso

Sabato 16 settembre – AperiAttivo Mani di Fata

Sabato 30 settembre – AperiAttivo routine viso 360°

Sabato 8 ottobre – Aperiattivo cura della pelle con le acque aromatiche







Nelle prossime settimane distribuiremo il programma dettagliato degli eventi, che avranno la durata di tre ore circa e che prevederanno un numero massimo di dieci persone.



Per info, scrivere a eco.armonie@gmail.com o contattare il numero 3391370833

domenica 2 aprile 2017

La camminata sportiva


Ci siamo, è giunto il momento di iniziare ad aumentare il nostro movimento, e raggiungere livelli avanzati di attività fisica e di benessere.

I grandi magazzini Decathlon mi hanno "rubato" l'idea, e io ne approfitto per scansare un po' di lavoro, e approfittarne per andare a camminare.
Se una multinazionale come Decathlon focalizza così tante energie sull'argomento (camminata sportiva), ciò significa che un crescente numero di persone apprezza i benefici a costi minimi di uno sport davvero alla portata di tutti: minimi impatti sull'organismo, minimi impatti sul portafogli, massimi risultati.

E' per questo motivo, che il presente post sarà un richiamo continuo al sito Decathlon; ma attenzione, questo blog non è sponsorizzato da nessun brand e non prende soldi per pubblicizzare alcunché.

Dicevamo, la camminata sportiva. Ma cos'è la camminata sportiva?

"Qual è la differenza tra la camminata di tutti i giorni e la camminata sportiva? Il movimento del piede! Nel primo caso, il movimento viene eseguito inconsciamente; mentre, nel secondo caso, è completamente controllato.
Nella camminata sportiva, una corretta rullata del piede è essenziale per rafforzare i muscoli senza procurarsi infortuni. Allaccia le scarpe per la camminata sportiva e lavora ai «primi passi»!"   
( https://www.newfeel.it/consigli/la-camminata-sportiva-o-larte-di-rullare-il-piede-nel-modo-giusto-a_14478)
Il corretto movimento è spiegato molto bene qui di seguito:
"Nonostante il ritmo dolce, la camminata veloce esige uno sforzo da parte dell’organismo. Durante lo spostamento, il peso corporeo si trasferisce da un piede all'altro. La tecnica della camminata sportiva sta quindi in questo movimento del piede che gli consente di tollerare il peso corporeo, senza subirlo. Una sfumatura davvero importante!
Per proteggere le articolazioni, devi quindi prestare attenzione a eseguire questo trasferimento in modo bilanciato tra l’attacco del tallone al suolo e la spinta attraverso le dita.

L’obiettivo è di ottenere una maggiore ampiezza di movimento facendo rullare il piede per l’intera lunghezza: dal tallone fino alle dita.

Nella pratica, devi sentire le dita del piede sinistro spingere verso terra mentre il tallone destro esegue l’attacco a terra."
Tutte le spiegazioni su come camminare le trovate al seguente link:
camminata sportiva decathlon
Insieme a un programma di 4 settimane per iniziare la vostra attività fisica.
Siete pronte e pronti?
Si parte!!!



Ps: nel prossimo post del blog, si parlerà della giusta postura e della giusta velocità.
Per il momento, sappiate che qualsiasi ritmo che non vi consenta di camminare in maniera eretta (con il busto troppo sbilanciato in avanti o indietro), va rigorosamente rallentato.

Alla prossima.

domenica 19 marzo 2017

Camminare e muoversi nonostante tutto


Come procede la vostra personale camminata per la vittoria?
Il mese di febbraio ha visto una flessione delle mie prestazioni, non per mancanza di volontà ma per "prigionia lavorativa".
Ebbene, può capitare che ci siano dei periodi nei quali il lavoro è così copioso e pressante da impedirci di avere cura di noi stessi; ricordiamoci però che, a meno che dal nostro lavoro non dipendano la vita di qualcuno o l'economia di un'intera nazione, non può esserci nulla che superi in importanza i bisogni fisici fisiologici e psicologici di un essere umano.


Nei giorni infernali passati inchiodata davanti ad un computer per oltre nove ore, ho trascurato pesantemente il mio obiettivo, e camminato meno di un'anziana signora con l'accompagno.
Il mio umore è peggiorato, la mia salute è peggiorata, e anche le mie prestazioni lavorative.
Non è un caso che il Ministero della Salute indichi delle chiare linee guida circa pause e attività ripetitive, e se esiste un motivo per contravvenire agli obblighi lavorativi, questo è quello di ubbidire ai suggerimenti (ancora scarsi a dire il vero) che il Ministero ci indica: fare una pausa di 15 minuti ogni due ore, che, secondo le ultime notizie, diventerebbe una pausa di 10 minuti ogni ora.

La salute è il bene più prezioso che abbiamo, e cedere alle prepotenze di una vita che sembra non concederci tempo per noi, ci porterà prima o poi ad accumulare acciacchi e malanni a non finire.


Per questo motivo, il mese di marzo mi vede in netta ripresa: sto aumentando la media dei passi giornalieri (ora sono a 7000, considerando la debàcle di febbraio), e aprile mi vedrà impegnata a raggiungere quota 15000.
Ai 10000 passi canonici verranno aggiunti 5/7 mila passi di camminata veloce.
Ho anche iniziato ad esplorare altre forme di movimento... avete presente gli innumerevoli video delle famose sfide di trenta giorni? C'è davvero di tutto: come avere addominali d'acciaio in 30 giorni, come avere il sedere perfetto in 30 giorni, braccia invidiabili in 30 giorni...
Ho deciso che prenderò in considerazione le sfide più fattibili e meno dannose e userò le mie giunture per fare dei test di sicurezza. Verrete presto aggiornati sugli esiti, o in quale reparto di ortopedia venire a trovarmi.

A proposito: il 26 marzo le giornate si allungheranno. Siete pronti ad affrontare una stagione di risveglio fisico?






Buoni passi e buon risveglio!!!



domenica 5 marzo 2017

Automassaggio del viso - Roma 1 aprile

Come annunciato,
arriva il primo degli eventi del benessere targato EcoArmonie:

un workshop di due ore nel quale impareremo a massaggiare il nostro viso e renderlo più tonico, liscio, luminoso.

Pochi semplici gesti da utilizzare mentre ci detergiamo e applichiamo la crema, che entreranno a far parte della vostra beauty routine quotidiana.



Il materiale che utilizzeremo sarà rigorosamente ecobio e di alta qualità.


Il workshop durerà due ore, dalle 15:00 alle 17:00, per prenotazioni e richiesta informazioni questi sono i riferimenti:

3391370833
eco.armonie@gmail.com

E' previsto un contributo di 20 euro, comprensivo della tessera associativa.

Alla fine del seminario, ci sarà un piccolo buffet.


L'evento è anche sulla nostra pagina Facebook: Workshop 1 aprile


giovedì 2 marzo 2017

Le iniziative di EcoArmonie per la primavera




La primavera è alle porte, e EcoArmonie è pronta ad accoglierlà con tante novità!

Stiamo cercando una nuova sede dove proporre a coloro che sono associati trattamenti corporei, workshop per la cura del corpo e altre interessanti novità.
In particolare, quest'anno lavoreremo sulla prevenzione delle malattie provocate dalla sedentarietà a 360 gradi, dalla teoria alla efficacissima pratica.

Se vi interessa conoscere i nostri programmi, contattateci al numero 3391370833, oppure scrivete a eco.armonie@gmail.com o sulla nostra pagina Fb.

Buon risveglio!

domenica 26 febbraio 2017

10000 passi al giorno - quale "attrezzatura"?


Diciamoci la verità:
camminare per 10000 passi indossando delle scarpe inadatte o un abito che ci impedisce di muoverci, diventa un'impresa epica.

Ho memoria di due mie amiche, entrambe patite di vertiginosi tacchi a spillo: una passeggiata di dieci minuti per loro diventava un'agonia insostenibile, costrette com'erano su dei terribili trespoli che impedivano una corretta postura e un adeguato appoggio della pianta dei piedi.

Ecco... iniziamo subito col dire che, se indossiamo tacchi a spillo, ma anche semplici tacchi alti, l'obiettivo 10000 difficilmente sarà raggiunto. A meno che non resistiate a dolori, vesciche, calli, e tante altre belle cose.


Avete presente i film americani degli anni 80, quelli nei quali si vedevano donne in carriera vestite di tutto punto, camminare per New York indossando comodissime scarpe da ginnastica? Le stesse donne, una volta in ufficio, mettevano delle scarpe consone al loro look, ma per camminare, non osavano l'azzardo dello stiletto.

Quindi, se vogliamo camminare per vivere, dobbiamo avere la forza di indossare tutti i giorni un abbigliamento comodo, ma che non significhi sciatto, e delle scarpe che ci consentano di camminare, ma che non assomiglino ad un paio di sandali da frate.

Per la vita di tutti i giorni, se non ci è consentito indossare scarpe da running o da cross training (ideali per camminare), potremmo optare per delle comode ma eleganti sneackers, o degli stivali dalla pianta larga nei quali eventualmente inserire una soletta in gel.
Non sono necessarie attrezzature straordinarie, solo scarpe comode e abiti morbidi.

E' importante, se vogliamo mantenere questo obiettivo minimo, poter camminare tutti i giorni e a tutte le ore. Non è pensabile rimanere seduti e costretti in posture scomode per 10 ore, e sperare poi che un'ora di allenamento o tapis roulant al giorno diano la svolta salutistica alla nostra giornata.

Tratteremo a parte l'argomento riguardante la salute della colonna vertebrale, e speriamo sarà oggetto di un workshop nei prossimi mesi.


Ma oltre alla camminata nel quotidiano, di cosa abbiamo bisogno per poter apportare solo benefici da un esercizio alla portata di tutti?
Fuori dagli ambiti ufficiali e lavorativi, sono sufficienti una comoda tuta, delle maglie in tessuto traspirante e per le donne un buon reggiseno sportivo.
Per quanto riguarda le scarpe, come abbiamo scritto prima, ideali sarebbero delle buone calzature da cross-training, con un occhio di riguardo all'ammortizzazione, importante soprattutto se camminiamo prevalentemente su terreni duri come l'asfalto. In alternativa, e in parchi e boschi, vanno benissimo delle scarpe da trekking, che ci garantiranno anche il giusto "grip" in caso di piccole asperità del terreno.
Mai come per le scarpe, è importante scegliere la qualità e investire qualche soldino in più: sarà l'unica spesa che dovrete sostenere, per avere la libertà di praticare un'attività povera di spese, e ricca di soddisfazioni!

Buon cammino :-D



Nelle puntate precedenti...




venerdì 17 febbraio 2017

Troppo pigri per allenarvi? Provate questo prodotto!!!

Frequentando assiduamente il web, sarà capitato anche a voi di notare delle allettanti soluzioni alla nostra mancanza di impegno per l'allenamento.
Diciamoci la verità... Se si trovasse il modo per avere una perfetta silhouette senza versare una goccia di sudore, ci metteremmo in fila per giorni pur di ottenere questa informazione.

E' per questo motivo che il web è pieno di stronzate come questa:


Eh, si... avete letto bene: STRONZATE.
La tizia in questione è fortunata ad aver scoperto un "trucco" che, dopo un solo mese, fa gridare al miracolo per la repentina remise en forme. Ci confessa anche che è troppo pigra per allenarsi, e che la sua furbizia si è in realtà trasformata improvvisamente in intelligenza per aver provato il fantomatico trucco.

Molto bene... 
Sappiamo tutte e tutti che questa inserzione pubblicitaria non andrebbe nemmeno aperta, ma molti di noi venderebbero l'anima al diavolo per non faticare. Pertanto, immagino che in molti siano andati a sbirciare.

Però...

Dimentichiamo che la corretta postura dipende da una muscolatura tonica, armoniosa e flessibile, e nessun bibitone o stimolatore al mondo può gonfiare tutti i muscoli nel giusto modo.

Dimentichiamo che l'attività fisica aumenta il livello di endorfine nel corpo, che ci aiutano ad alleviare tensioni e dolori muscolo-scheletrici e a renderci più felici.

Dimentichiamo che sudare fa bene, e ci aiuta ad eliminare tossine e malumori.

Dimentichiamo che il corpo umano è stato ingegnerizzato nel corso di milioni di anni per muoversi, correre, camminare centinaia di chilometri, arrampicarsi, flettersi, torcersi. E che l'immobilità provoca danni incalcolabili a tutto l'organismo.

Dimentichiamo che per restare in salute è necessario fare sport.

Beh... tutto sommato la pubblicità in questione non è davvero intelligente; noi lo siamo, ed è per questo che scegliamo di vivere e di trovare il tempo per muoverci.




giovedì 16 febbraio 2017

Il risveglio di Eva – Alice Miller

A volte cerchiamo dei libri anni, prima di trovarli e capire che se si erano nascosti fino a quel momento c'è sempre un motivo.


Altre volte, invece, ti arrivano tra capo e collo: non sapevi nemmeno che esistessero, ed ecco che un trafiletto, una parola, un guizzo, ti conducono a loro.


eva





Il risveglio di Eva appartiene alla seconda categoria, e non solo. E’ uno di quei libri giusti che arrivano al momento giusto, che riesci a comprendere appieno solo se hai già un seme della consapevolezza che l’autrice vuole trasmetterti.

E’ un libro scomodo, e l’autrice ci dice chiaro e tondo che le violenze subite da piccoli e inflitte dai nostri genitori, generano altre violenze, in una spirale a volte sempre più ampia. Miller afferma più volte nel corso delle pagine che coloro che agiscono con violenza sui propri figli, ma anche commettendo crimini verso sconosciuti, hanno subito violenze da bambini. La mente occulta, ma il corpo registra e al momento giusto, reagisce attraverso i suoi ricordi più antichi.

Molti di noi, troppi, ancora oggi sostengono che senza gli scapaccioni di mamma e papà non sarebbero le persone che sono oggi. L’autrice afferma che proprio queste nostre frasi sono delle giustificazioni nei confronti dei sacri genitori che, per la cultura bigotta che accompagna l’occidente (o parte di esso) non devono mai essere messi in discussione.

Così, chiunque di noi pensi che le botte e le vessazioni subite da piccoli  ci abbiano “raddrizzati”, starebbe in realtà negando il dolore, la paura, la confusione, il senso di mancata protezione e chipiùnehapiùnemetta che i nostri genitori ci hanno inflitto.

E’ vero che senza gli scapaccioni non saremmo gli stessi di oggi, ma cosa saremmo stati senza paure e con l’autostima che scaturisce dal nascere e crescere amati, protetti e sostenuti dalla nostra famiglia? Cosa saremmo potuti diventare, fino a dove ci saremmo spinti?

Quello che manca in noi, vittime di infanzie nostro malgrado violente, è il coraggio di giudicare i nostri genitori e di affermare che ci hanno fatto del male: senza il riconoscimento del male subito, non potremmo guarire.



Il libro è molto più di questo, e l’autrice analizza velocemente anche alcune nefaste figure  della storia moderna alla luce dell’infanzia avuta, avvalorando la sua tesi che “colui che subisce il male, il male restituisce”. Senza scomodare Hitler e Stalin, ci capita spesso di vedere o sentire ancora oggi genitori che ricorrono alle punizioni corporali e non come mezzo per educare i propri figli; Miller però afferma, e io condivido in pieno, che le botte o le umiliazioni generano paura, la paura uccide la libertà di essere sé stessi e costruisce persone chiuse, diffidenti, pronte a mentire a sé stesse e a tutto pur di non contraddire (leggasi prendere le botte) i sacri genitori.

Ammetto che fino allo scorso anno questo libro mi avrebbe forse incuriosita e suscitato qualche dubbio o spunto di riflessione. Oggi, invece, so che quello che l’autrice ha scritto 14 anni fa è stato, per me, come lo svelarsi di un pesante sipario (con accoltellamento immediato del protagonista).



Un ottimo spunto di riflessione ma anche di accettazione e riconoscimento del sé e del proprio vissuto.






Titolo  Il risveglio di Eva. Come superare la cecità emotiva

Autore  Alice Miller

Prezzo   15 euro

2002, 162 pagine brossura  Raffaello Cortina


mercoledì 15 febbraio 2017

10000 passi al giorno ci mantengono in forma?

Quando ho iniziato a documentarmi sull'obiettivo dei diecimila passi al giorno, ho incontrato lungo la tortuosa strada del web una serie di articoli che mi hanno offerto una fruttuosa serie di spunti.
L'argomento di oggi prende il via da questo articolo e da una domanda che mi è capitato spesso di pormi e di sentirmi fare:
Possono 10000 passi al giorno aiutarci a restare in forma o a raggiungere la forma desiderata?



La risposta dell'articolo, e di prove fatte sul campo, è no.

Vi elenco i motivi:


  • 10000 passi al giorno sono la soglia mediamente minima per tenere attivo il corpo e ben funzionanti le "giunture". 
  • Per ottenere un dimagrimento o il mantenimento di un buono stato psicofisico, è necessario svolgere attività più complete, che fortifichino ed elasticizzino il corpo nella sua interezza. Pertanto, un piano d'azione potrebbe essere quello di aggiungere delle sessioni di stretching, yoga, ginnastiche posturali a sessioni di allenamento total body.
  • Per restare in forma semplicemente camminando, si possono programmare sessioni tri-settimanali di camminata sportiva, o banalizzando si può pensare di camminare a passo sostenuto e continuativo per 6000-8000 passi. Questo programma di allenamento andrebbe aggiunto laddove possibile ai 10000 passi quotidiani. Ma attenzione: come giustamente evidenzia l'articolo, la sola camminata non rappresenta un esercizio completo per tenere in forma tutto il nostro corpo.
  • Da un punto di vista di consumo energetico e aumento del processo metabolico (termogenesi), i 10000 passi al giorno se discontinui non comportano aumenti significativi. Vengono classificati come "non esercizio", ma sono altrettanto importanti dell'allenamento regolare.

Quindi, lo sforzo che ci viene richiesto per raggiungere una buona forma fisica, è duplice.
Laddove i 10000 passi al giorno servono a mantenerci vivi, per tutto il resto dovremo rivolgerci ad un ottimo allenamento e ad un eccellente piano alimentare.


Le puntate precedenti:





domenica 5 febbraio 2017

10000 passi, riassunto del primo mese

E' passato un mese dall'inizio del mio programma di mantenimento della salute attraverso il movimento, e quasi non me ne sono accorta.
Vorrei condividere con voi il riassunto di questo primo mese, facilissimo per molti versi, ma che mi ha riservato qualche sorpresa.



  • I primi dieci giorni sono stati molto duri, non riuscivo a superare i 7000 passi e ho avuto diversi episodi di contratture a polpacci e cosce.
  • La postura della camminata è fondamentale: se è sbagliata, potremmo avere dolori a schiena e in tutto il corpo.
  • La media dei miei passi giornalieri, per il mese di gennaio, è stata di 8500 passi: un ottimo risultato, visto che durante i week end si è camminato davvero poco.
  • E' sufficiente uscire dalla routine che mi sono prefissata (vedi le puntate precedenti) e saltare anche un solo punto per non raggiungere l'obiettivo minimo di 10000 passi.
  • Dall'altro lato, è sufficiente che debba fare un salto dal dentista usando la metro, ed ecco che posso arrivare a farne addirittura 14000.
  • Camminare all'aria aperta dà molta più soddisfazione che al chiuso, mi stimola maggiormente e mi aiuta a tenere con facilità il "passo".
  •   Nel fine settimana, soprattutto la domenica, arrivo a stento a 2000 passi. Mi aiutano le faccende domestiche a tenermi in movimento, diversamente non arriverei a 500. Questo mi aiuta a capire come mai le persone anziane che passano molto tempo in casa, non riescano a raggiungere nemmeno la soglia minima che consente loro di tenere oliate le "giunture".
  • Quasi tutte le camminate che ho fatto a gennaio, sono stati passi sparsi, con pochi minuti di attività continuativa, quasi mai fit walking. Questo sarà argomento di un prossimo post, dove riprenderò il discorso se camminare in questo modo fa dimagrire oppure no.
  • Per i prossimi due mesi, aggiusterò il tiro dal punto di vista della camminata sportiva, includendo due sessioni di allenamento settimanale.

Credo di avervi detto tutto, buon cammino!


Le puntate precedenti:





lunedì 23 gennaio 2017

Sedentari o attivi?



Le motivazioni che ci possono orientare verso una vita attiva o una sedentaria posso essere infinite: c'è chi rimane attivo per piacere, e chi per lo stesso motivo se ne resta spaparanzato su un divano; c'è chi lavora 13 ore al giorno, e chi non sta mai fermo un attimo.
Sia che siamo motivati o no, dovremmo tutti sapere che
“L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e o besità. Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche,in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità” (fonte 
http://www.epicentro.iss.it/passi/pdf2015/Attivit%C3%A0_fisica_VDA_2010-13.pdf).

Come accennato nelle precedenti puntate di questa rubrica
Prima puntata e Seconda puntata ), non c’è vita senza movimento.



Di quanto movimento abbiamo bisogno? 

Numerosi studi e ricerche stanno dimostrando che la sedentarietà ci uccide, e che spesso non è sufficiente fare la mezz’ora di moto giornaliero indicata nelle linee guida dell’Oms per salvarci la pelle.
Una ricerca fatta dal dottor David Dunstan del Diabetes Institute di Melbourne ha dimostrato che chi rimaneva seduto dalle quattro ore in su al giorno davanti alla tv aveva più rischi di mortalità del 46% rispetto a chi di tempo ne passava la metà per una qualsiasi causa. Mentre per le malattie cardiovascolari la percentuale di rischio in più di morte saliva all'80%.


Uno studio della University of California San Diego School of Medicine, pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, ha rilevato che Stare troppo seduti, soprattutto a una certa età, può accelerare l'invecchiamento. Le donne che stanno su una sedia o in poltrona per più di 10 ore, facendo al tempo stesso poco esercizio, hanno cellule biologicamente più vecchie di otto anni rispetto a coloro che sono invece meno sedentarie (http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2017/01/19/stare-troppo-seduti-puo-accelerare-linvecchiamento_25410180-a1c7-4978-aa10-99634d065cf7.html).
Una ulteriore ricerca, pubblicata dal Lancet alla fine del 2016, afferma che “la tipica sedentarietà da scrivania (per circa 8 ore al giorno) è associata a un deciso aumento della mortalità che sembrava essere controbilanciato solo da un’attività fisica (moderata-intensa) svolta per almeno 5 ore alla settimana (nettamente di più, quindi, dei livelli base raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità)”.


Come capire, quindi, se siamo persone sedentarie o persone attive?

foto: http://malanova.vanityfair.it/2014/02/13/%C2%ABmai-piu-bambini-a-scuola-senza-educazione-fisica%C2%BB/

Se monitoriamo i nostri movimenti nell’arco di una settimana, sapremo in quale fazione siamo al momento schierati. Per quello che riguarda il movimento extra, cioè lo sport o il movimento fuori delle normali attività quotidiane, sembra che ci vogliono 5 ore al giorno per scongiurare pericoli vari di salute o di mortalità anzitempo.
Per quello che riguarda la nostra ormai amata camminata, questo è un piccolo schema indicativo:

E, che ci crediamo o no, se facciamo meno di 5000 passi al giorno, siamo davvero dei pigroni senza giustificazioni.